lunedì 21 novembre 2011

Notizie della settimana - 14/11-20/11

Idrocarburi


La più grande scoperta petrolifera degli ultimi decenni insegna una carissima lezione
A undici anni dall'avvio dei lavori e dopo oltre 28 miliardi di euro spesi, non è stata ancora estratta nemmeno una goccia dal giacimento Kashagan. A pochi mesi dall'inizio della produzione il governo kazako preme sulle compagnie petrolifere perché diano subito il via ad un ampliamento, ma gli otto anni di ritardo accumulati dalla prima tranche e lo sforamento di 11 miliardi di euro sulle spese preventivate rendono le società molto prudenti: per questa seconda fase potrebbero non riuscire a vedere alcun utile prima del 2041, anno nel quale scadono le concessioni. A regime dal giacimento dovrebbero venire estratti 450.000 barili al giorno, e con l'espansione si potrebbe arrivare a 1.5 mbpd.


Secondo gli esperti è troppo presto per parlare di un cartello mondiale del gas
Al primo summit del Gas Exporting Countries Forum i principali argomenti in agenda erano i prezzi e l'approccio comune al mercato del gas naturale; tuttavia dal momento della sua fondazione dieci anni fa alcuni stati hanno il timore che possa diventare simile all'OPEC. Nonostante controlli oltre il 70% delle riserve mondiali e fra i 12 membri siano inclusi i primi due produttori - Russia e Iran - molti esperti concordano sul fatto che il GEFC non sia veramente in grado di imporre dei prezzi: infatti solamente il 2.5% dell'LNG viene venduto sul mercato spot, e la grande maggioranza di scambi è regolata tramite contratti di lungo termine (20 o 30 anni), cioè non esiste di fatto un mercato globale.


Nucleare


Le proteste ritardano il Rinascimento nucleare indiano
Anche nei paesi con  una grande fame di energia e piani nucleari ambiziosi esistono movimenti fra la popolazione che si oppongono alla costruzione di nuove centrali: è il caso dell'India, dove una serie di manifestazioni - in alcuni casi supportate da figure istituzionali locali - ha determinato il rinvio della prima accensione di due reattori da 1GW di tipo VVER (russo). L'effetto Fukushima è il principale responsabile di questa serie di proteste, ma esistono anche preoccupazioni di tipo ambientale sugli scarichi di acqua calda nelle acque costiere e lamentele per l'esiguità degli indennizzi offerti per gli espropri.


Solare, Eolico e altre rinnovabili


Dove soffia il vento
Attualmente l'intera produzione di energia elettrica in Mongolia si basa su centrali termoelettriche a carbone - esclusa una piccola frazione a olio combustibile - e la crescita della domanda interna, spinta dall'industria mineraria del rame, è poderosa: è passata da circa 3000 GWh/anno nel 2001 ai 4200 nel 2008. L'obiettivo a media scadenza però è di produrre il 20% dell'energia da rinnovabili, e in quest'ottica si inserisce la nuova wind farm a 70 chilometri dalla capitale Ulan Bator: 31 turbine da 1.6 MW che saranno in funzione dal prossimo anno per la cifra di 74 milioni di euro.


Varie


Utilizzo di tattiche militari per superare le paure relative al fracking
Durante una conferenza per addetti ai lavori ma aperta al pubblico, il dirigente di una compagnia impegnata in perforazioni per l'estrazione di gas naturale avrebbe esortato gli ascoltatori a scaricare il "Counterinsurgency (COIN) Field Manual": lo scopo è quello di apprendere tecniche utili nella risoluzione di contestazioni da parte di comunità locali. E' possibile considerare un movimento locale che si oppone all'hydraulic fracturing una "insurrezione"? La Anadarko Petroleum ha in seguito rilasciato una dichiarazione per prendere le distanze dal termine usato, ma il danno ormai è fatto.

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