lunedì 1 ottobre 2012

L'eolico installato in Europa raggiunge i 100 GW

Da pochi giorni l'EWEA ha pubblicato un comunicato stampa nel quale si celebra il raggiungimento dei primi 100 GW di turbine eoliche installati nell'Unione Europea. La notizia è stata  prontamente ripresa un po' ovunque in rete, compresi vari siti e blog in Italia, evidenziando che l'energia elettrica prodotta è equivalente a quella che verrebbe immessa in rete da 39 centrali nucleari: avranno fatto i conti giusti?


La potenza è pari all'energia prodotta nell'unità di tempo, e quindi una centrale a pieno carico per un anno intero immetterà in rete un'energia in GWh data da

1 - Legame fra energia prodotta in un anno e potenza installata.

posto naturalmente che anche la potenza P sia espressa in GW. Ovviamente nessun impianto può funzionare ininterrottamente: manutenzione programmata, guasti, motivi di ordine economico - per le rinnovabili va aggiunta l'indisponibilità totale o parziale della risorsa sfruttabile - portano a valori reali che si discostano da quello teorico. Prendendo in esame l'energia effettivamente prodotta e rapportandola a quella teorica si ottiene un numero - chiaramente inferiore a uno - che rappresenta la porzione di anno durante la quale si può immaginare che la centrale abbia erogato alla potenza massima, rimanendo spenta nel periodo rimanente: è il cosiddetto fattore di carico (capacity factor).

Poichè i valori del fattore di carico sono tipici di una tecnologia, è possibile confrontare l'energia prodotta ad esempio da nucleare o da eolico inserendolo nella (1) così da ottenere

2 - Energia prodotta da diverse fonti.
avendo già semplificato il numero di ore da entrambi i membri e immaginando che la potenza eolica installata possa essere fornita da N centrali nucleari identiche.

Nel comunicato stampa l'EWEA paragona la produzione elettrica da 100 GW eolici a quella derivante da 39 centrali nucleari, purtroppo senza fornire ulteriori dettagli; la dimensione media di una centrale nucleare si ricava pertanto da qui, ed è pari a 850 MW, e sulla stessa pagina si trova il fattore di carico, negli ultimi anni praticamente costante attorno a 0.80. Inserendo ora i dati nella (2) si ricava il fattore di carico ipotizzato per l'eolico: 26.5%.

Questo valore non è poi troppo distante da quello comunemente indicato per l'eolico onshore, sebbene le rilevazioni forniscano dati abbastanza discordanti (articolo in pdf) da quelli teorici: in Italia ad esempio ci aggiriamo attorno al 18-19%. I calcoli sono stati verificati tuttavia con dei valori medi per il nucleare che sono poco rappresentativi dei nuovi progetti, dove la taglia comune di una centrale è di 1.2 GW e il fattore di carico può arrivare a 0.90 come negli Stati Uniti. Riusando la (2) per risolvere rispetto a N con questi dati più realistici, il numero di centrali si riduce a 25.

Il confronto quindi è forse leggermente forzato dal cherry picking, ma sostanzialmente corretto.

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